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Il segreto per poter preparare ottimi cocktail, oltre a delle ottime materie prime, sono sicuramente le Tecniche di Preparazione dei Cocktail. Come nella cucina ci sono diverse tecniche di cottura e nella miscelazione esistono diverse tecniche per preparare le diverse tipologie di cocktail.
Di seguito ti illustrerò le diverse tecniche, alcune sicuramente le conosci senza saperlo, altre invece le conosci perché sono le più famose e altre e bene conoscerle anche se sono poco utilizzate.
Tecniche di Preparazione dei Cocktail
Liscio (Neat): Si riferisce al servizio di una bevanda solitamente alcolica, nel bicchiere senza ghiaccio, in quantità moderate (brandy liscio, grappe…)
On the Rocks (Build): si prepara direttamente versando nel bicchiere sul ghiaccio si mescola eventualmente con uno stirrer o con il cucchiaio da barman ed eventuale guarnizione (Whisky on the Rocks, Americano…) es.: On The Rocks
Dry Shake: è un metodo utilizzato per emulsionare ingredienti che devono essere “montati” come panna e albume. Si effettua una shakerata energica senza ghiaccio, ci si può aiutare utilizzando la molla dello hawthorne strainer oppure con una molla apposita. Successivamente si procede ad aggiungere i ghiaccio e a shakerare il cocktail normalmente.
Shake and Strain: si effettua con lo shaker Boston, Cobbler o Parisienne. Si utilizza soprattutto quando ci sono ingredienti di diversa consistenza che necessitano di essere ben emulsionati. Si riempie lo shaker di ghiaccio e si agita per qualche secondo. Se si utilizza il Boston o il Parisienne si utilizza un hawthorne strainer (quello con la molla nella foto), il Cobbler ha un suo colino integrato. Volendo al momento del filtraggio si può utilizzare un ulteriore colino preferibilmente a cono con le maglie strette per eliminare ogni tipo di residuo dal cocktail tipo pezzetti di ghiaccio o di erbe aromatiche, questa tecnica si chiama double strain. es.: Yussupova
Shake and Strain con ghiaccio: Si procede come sopra, ma si versa il cocktail in un bicchiere con ghiaccio, in alcuni casi viene versato con il ghiaccio nello shaker.
Mixing o Stir e Strain: si utilizza questa tecnica per miscelare ingredienti facili da mixare. Si utilizza un grande bicchiere o l’apposito mixing glass con ghiaccio. Con questo strumento si utilizza principalmente il cucchiaio da barman, delle volte, prima di inserire il ghiaccio si utilizza il mudler, per schiacciare foglie o agrumi;
Muddler: È la tecnica per preparare i cocktail definiti pestati. Con l’utilizzo di un apposito pestello si schiacciano nel bicchiere o nello shaker frutta, zucchero, erbe o scorze di agrumi per estrarne succo od olii. Si usa anche nel mixing glass ma solitamente con bucce di agrumi, erbe o magari qualche fetta di cetriolo. Mohito
Blend: si utilizza un blender dove vengono aggiunti tutti gli ingredienti (distillati, frutta etc.), e il ghiaccio per ottenere i cocktail che vengono chiamati frozen.
Altre Tecniche di Preparazione dei Cocktail
Quelle appena elencate sono le Tecniche di Preparazione dei Cocktail più comuni e utilizzate ma ne esistono delle altre che comunque è bene conoscere.
Shake e Poor: si utilizza il tin ovvero la parte metallica del boston e al posto del suo glass si utilizza un bicchiere highball dove alla fine della miscelazione il cocktail verrà servito.
Mix: si emulsiona il drink con un mixer e poi si versa in un bicchiere cin ghiaccio tritato pulito e asciutto.
Build Layer: Tradotto significa “costruire strati”. È una tecnica un po complessa e richiede una buona conoscenza della densità e del peso specifico dei liquidi. Si utilizza questa tecnica per costruire cocktail i cui ingredienti andranno a formare degli strati netti e visibili.
Swizzle: Per preparare questi cocktail si utilizza uno Swizzle ovvero un bastoncino di legno particolare con delle punte all’estremità, che si immerge nel bicchiere e si sfrega tra i palmi delle mani in modo che muovendosi vada a mescolare il cocktail. Utilizzato soprattutto per i cocktail tiki e per i punch preparati ai Caraibi.
Rolling: Si utilizzano due shaker uno con ghiaccio e uno senza si fa passare il cocktail da una parte all’altra ottenendo un cocktail miscelato delicatamente, raffreddato e poco diluito.
Throwing: È simile al rolling, ma è una tecniche di preparazione dei cocktail avanzata e decisamente scenica. Consiste nel utilizzare un boston shaker aperto facendo passare il liquido da un bicchiere all’altro raffreddando e facendo prendere aria al cocktail. In questo caso la diluizione con il ghiaccio è inferiore a quella ottenuta dalla classica shakerata. La particolarità di questa tecnica è che si inizia a versare il cocktail e man mano che il liquido scorre si allontanano le due metà dello shaker in modo che il liquido formi tipo una cascata. Poi si ripete per 7/8 volte.
Come vedi esistono differenti Tecniche di Preparazione dei Cocktail. Ora che le conosci potrai capire perché viene utilizzata una tecnica piuttosto che un’altra e nel caso ti cimenterai nella creazione di un tuo cocktail, potrai scegliere il metodo migliore in base agli ingredienti che vorrai includere e in base al risultato finale che vorrai ottenere,